Nella presente sezione potrete trovare la descrizione dei progetti attivati in collaborazione con altri Enti e le sperimentazioni in corso o avviate in questi anni.
La collaborazione tra l’APS Beatrice e Marco Volontè e il servizio SPAEE dell’Università Cattolica dà vita ad un nuovo progetto rivolto a bambini e ragazzi che presentano difficoltà nella lettura.
Nello specifico, l’obiettivo è di offrire alle famiglie che vivono in condizioni di disagio socio-economico la possibilità di usufruire gratuitamente di un percorso per il potenziamento della lettura, che avverrà grazie all’impiego del Training Lettura Ritmica (TLR).
Come suggerito dal nome, il programma permette di allenare le competenze di lettura mediante esercizi che stimolano simultaneamente le abilità di decodifica del testo scritto e di sincronizzazione ritmica. Il TLR, ideato e progettato da esperti dello SPAEE (Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva), è messo a disposizione dei bambini e dei ragazzi che prenderanno parte al progetto promosso dall’APS Volontè.
I percorsi di potenziamento della lettura, finanziati dall’APS Beatrice e Marco Volontè e condotti da collaboratori dello SPAEE, si avvalgono della preziosa collaborazione del centro multidisciplinare Elìce Onlus, che metterà a disposizione i propri spazi per l’attivazione degli interventi rivolti ad alcune delle famiglie afferenti al servizio.
Il desiderio di tutte le figure coinvolte nel presente progetto è di avviare azioni concrete in supporto a bambini e ragazzi con dislessia o difficoltà della lettura e alle rispettive famiglie.
Nell’ambito del progetto Europeo Includi (http://www.includi.eu) e sulla base delle evidenze riguardo agli effetti della lettura ritmica sulle capacità di decodifica in lingua italiana in studenti con dislessia, è stato realizzato un training per il potenziamento delle capacità di lettura in inglese L2 adattando l’approccio riabilitativo del programma TLR: il training Poetry Rhythmic Reading (PRR).
In particolare, con l’obiettivo di supportare l’apprendimento dell’inglese L2 degli studenti di scuola secondaria che manifestano difficoltà di lettura correlate ad un disturbo specifico, l’intervento è progettato per potenziare il processo di decodifica di testi in lingua inglese.
Nell’ambito di una prospettiva induttiva di intervento, il materiale linguistico selezionato per il potenziamento delle abilità di decodifica dell’inglese L2 è tratto dalla letteratura classica inglese.
Attualmente è in corso uno studio-pilota per testare l’applicazione del TLR per il potenziamento delle abilità di lettura di pazienti lesionati con dislessia acquisita, presso la U.O. Riabilitazione
L’intervento viene erogato in presenza oppure da remoto (TTLR, Tele-Training Lettura Ritmica).
Recentemente è stato proposto un protocollo, in fase di valutazione nell’ambito di uno studio attualmente in corso, il quale prevede l’applicazione della tDCS ad un campione di studenti universitari con diagnosi di dislessia (Cancer & Antonietti, 2017).
Tale popolazione adulta di studenti è generalmente poco considerata nella letteratura nazionale riguardo agli interventi riabilitavi per la dislessia. Tuttavia, è stato dimostrato che le difficoltà associate al disturbo di lettura permangono in età adulta (si veda ad esempio Nergård-Nilssen & Hulme, 2014); inoltre, dal 2012 al 2015 si è assistito in Italia ad un incremento esponenziale (+108%) di studenti con una diagnosi di DSA che si sono iscritti a corsi universitari (analisi dei dati del CENSIS, raccolta dati dal MIUR, 2017).
Nell’ambito del protocollo per studenti universitari in corso di valutazione sopra citato, la neurostimolazione è stata applicata in combinazione con il Training Lettura Ritmica (TLR) (Cancer et al., 2016). Il protocollo prevede 10 sedute a cadenza giornaliera nel corso delle quali i partecipanti, durante gli eserciti di lettura ritmica, ricevono la stimolazione anodica sulla corteccia temporo-parietale sinistra, replicando il montaggio utilizzato dagli autori dei precedenti studi su bambini e adolescenti. I risultati preliminari sono incoraggianti e sostengono l’ipotesi di poter utilizzare efficacemente questa tipologia di intervento con studenti universitari con dislessia: miglioramenti in lettura si sono rilevati sia immediatamente dopo il termine dell’intervento che a distanza di 4 settimane.